Abbiamo sviluppato un rapporto di guerra perenne ai momenti dove non succede nulla. Cerchiamo a tutti i costi di evitarli, perché ci siamo abituati ad avere sempre qualcosa tra le mani, sotto o davanti agli occhi.

Abbiamo sviluppato un rapporto di guerra perenne ai momenti dove non succede nulla. Cerchiamo a tutti i costi di evitarli, perché ci siamo abituati ad avere sempre qualcosa tra le mani, sotto o davanti agli occhi.
Forse dovremmo ricordarci di distinguere la matematica dalle persone, le equazioni dalle relazioni interpersonali. Perché le seconde funzionano bene anche senza un uguale in mezzo.
Oggi ci mandiamo le emoticon per spiegarci perché le frasi che descrivono le sensazioni sono diventate troppo faticose. Stiamo perdendo la voglia e la capacità di descrivere le sensazioni.
Ho sempre pensato che i tutorial sul come fare qualcosa siano la nostra salvezza e allo stesso tempo la nostra rovina.
Non siamo più capaci di vivere fino in fondo le esperienze. Fotografiamo gli istanti per dimostrare agli altri che anche noi stiamo vivendo qualcosa.
Ci siamo abituati a questo frenetico rimettersi in gioco, come se la ripartenza immediata fosse a tutti i costi necessaria, come se costruire, non importa come e con quanta cura, fosse più importante di fermarsi e ri-costruire.